L’OZONO PER LA SANIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI E LA CONSERVAZIONE DEI PRODOTTI ALIMENTARI

L’OZONO PER LA SANIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI E LA CONSERVAZIONE DEI PRODOTTI ALIMENTARI

«L’applicazione di ozono nella sanificazione ha come vantaggio, rispetto ai comuni disinfettanti (come alcool e candeggina), la capacità di disinfettare oggetti e aerosol all’interno di una stanza e non solo le superfici esposte, rapidamente e senza pericolo per la salute pubblica».

Lo ha scritto la dott.ssa Maria Manuela Russo in un interessantissimo articolo intitolato “L’ozono nei trattamenti di sanificazione aziendale: il caso del Covid-19 e non solo”, pubblicato dal magazine “Food Hub” specializzato nell’innovazione agroalimentare (Food Hub N.9 – Marzo 2021 – L’igiene nell’industria alimentare: https://www.foodhubmagazine.com).

Maria Manuela Russo è un Tecnologo alimentare con esperienza decennale. Specializzata nella formazione di operatori del settore agro-alimentare, collabora con l’Università della Basilicata come docente in Master Post-Laurea, con l’Università di Salerno per Master Post-Laurea e con enti accreditati per la formazione specifica di professionisti del settore legislativo e agroalimentare. Nel 2018 è stata eletta consigliere dell’Ordine Tecnologi Alimentari di Campania e Lazio (OTACL) e dal 2020 ricopre il ruolo di Vicepresidente dell’OTACL.

In una intervista pubblicata il 24 aprile 2020 da “Il Gambero Rosso” la dott.ssa Russo proponeva l’utilizzo dell’ozono per una efficace disinfezione di bar, ristoranti e luoghi di ritrovo.
Nell’articolo pubblicato da “Food Hub” ha ricordato che in Italia il Ministero della Sanità, con protocollo n° 24482 del 31/07/1996, «ha riconosciuto il sistema di sanificazione con l’ozono come presidio naturale per la sterilizzazione di ambienti contaminati da batteri, virus, spore e infestati da acari e insetti».

Tra i tanti studi che sono stati pubblicati nell’ultimo anno sulla capacità dell’ozono di disattivare il Covid, la dott.ssa Russo ha citato, in particolare, quello svolto dai ricercatori della Scuola di Ingegneria Meccanica dell’Università di Tel Aviv, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dei Materiali dell’Azrieli College of Engineering di Gerusalemme e la Facoltà di Medicina dell’Università Bar Ilan di Safed (Israele).

Il lavoro scientifico, pubblicato il 13 gennaio 2021 su “Environmental Chemistry Letters”, dimostra che l’ozono, anche a basse concentrazioni, è un disinfettante sicuro e potente contro il virus SARS-CoV-2:
https://link.springer.com/article/10.1007/s10311-020-01160-0
Ha spiegato la Russo che l’ozono è caratterizzato da una elevata reattività e da un elevato potere ossidante: per questo motivo è in grado di danneggiare le membrane e le pareti cellulari dei virus ripulendo l’aria e l’acqua da muffe, lieviti, batteri e spore.

L’azione dell’ozono ossida e disattiva gli specifici recettori dei virus impedendone la crescita e la riproduzione.

Inoltre l’ozono per la sua forma gassosa è particolarmente adatto per «applicazioni in campo igienico-alimentare. A differenza dei disinfettanti classici (es. il cloro) che rilasciano residui inquinanti, l’ozono si decompone ad ossigeno e ciò rappresenta un grande vantaggio sia per l’ambiente che per la salute, evitando effetti collaterali sull’uomo e il danneggiamento della natura».
La dott.ssa Russo ha menzionato le varie forme di utilizzo dell’ozono nella filiera alimentare per assicurare l’igiene di lavorazione, nonché il suo impiego come agente anti-microbico che trova numerose applicazioni nell’industria agroalimentare.

La Russo ha sottolineato che l’ozono viene impiegato lungo tutta la filiera dell’ortofrutta: dalla sanificazione delle acque di irrigazione alla sanificazione dell’acqua di lavaggio dei prodotti e dei macchinari utilizzati a questo scopo. L’ozono rappresenta inoltre una soluzione efficace anche per la sanificazione delle acque reflue e delle acque di processo, e per la frigoconservazione.
L’esposizione costante di ozono gassoso a basso dosaggio in frigoconservazione può prevenire il decadimento causato da agenti fungini e aumentare la “shelf-life” dei prodotti assicurando un’eccellente efficacia combinata con assenza di residui sul prodotto.

L’azione dell’ozono risulta significativa anche per l’eliminazione di spore fungine nei magazzini, per il trattamento della muffa sulla superficie del prodotto, per la degradazione dell’etilene (principale responsabile della maturazione dei frutti) e l’eliminazione degli odori.

Soprattutto in fase di stoccaggio refrigerato, l’etilene è una delle principali fonti di deterioramento (maturazione e senescenza) per i prodotti freschi.
Un lavoro sperimentale condotto dalla società SAIM Service srl ha dimostrato che l’ozono degrada l’etilene allungando i tempi di conservazione e mantenendo la consistenza dei prodotti alimentari.

L’ozono utilizzato per ridurre l’etilene sui pomodori e sui kiwi è risultato decisivo per allungare la conservazione e mantenere la consistenza del tessuto vegetale dei due prodotti agricoli.

Fonte: https://www.orbisphera.org/Pages/Articoli/3895/L%E2%80%99ozono_per_la_sanificazione_degli_ambienti_e_la_conservazione_dei_prodotti_alimentari

Tags: